la commedia antica di Aristofane

la commedia nuova di Aristofane

la commedia nuova di Menadro

La commedia di mezzo di Euripide

La commedia di mezzo di Menandro

L'utilizzo di modelli greci

L'utilizzo di personaggi stereotipati

La scarsa comicità

La ripresa quasi totale delle commedie di Plauto

Esprime il proprio punto di vista attraverso i prologhi delle commedie

Chiede aiuto al Circolo degli Scipioni per mettere a tacere le malelingue

Scrive un'opera (Hecyra) in cui si parla principalmente della sua poetica e di come scrivere una commedia

Propone un modello di educazione greca al posto di quella romana

Terenzio sacrifica la comicità per approfondire temi di natura politica

Terenzio sacrifica la comicità per approfondire la psicologia dei personaggi

Terenzio si allontana maggiormente dai modelli greci

Terenzio utilizza meno dialoghi e si concentra sulle azioni ridicole dei personaggi

Fu boicottata dagli avversari, che assoldarono gladiatori e artisti di strada per distrarre il pubblico

Inizialmente, ebbe molta fortuna tra il pubblico

Non fu particolarmente apprezzata, almeno inizialmente, dal pubblico

Ebbe successo grazie alla riscrittura del prologo, dove si invita il pubblico a guardarla fino in fondo

Il rapporto tra fratelli

L'amore tra una nobile cortigiana e un giovane

L'educazione dei figli

L'influenza della cultura greca sulla società romana

L'importanza di seguire il mos maiorum

Anticonformisti: si allontanano dalle "maschere" tipiche della palliata latina e del teatro plautino

Simili a quelli plautini: viene approfondita l'analisi psicologica, riprendendo quanto fatto già da Plauto

Influenzati dalla cultura greca: tutti i personaggi sono portatori di valori culturali greci

Realistici: riprendono caratteristiche di personaggi appartenenti al Circolo degli Scipioni

Uno schiavo greco giunto a Roma a seguito della seconda guerra punica

Uno schiavo cartaginese giunto a Roma dopo la seconda guerra punica

Un nobile romano amico di Scipione Emiliano

Un liberto (schiavo liberato) di origine greca, che ottenne la libertà per le sue doti letterarie

Micione è critico con il tipo di educazione di stampo greco

Micione è favorevole all'educazione proposta dal modello romano del mos maiorum

Micione è contrario a un'educazione severa e rigida, come proposta dal mos maiorum

Micione propone un modello originale e stravagante di educazione, di cui abbiamo notizia per la prima volta in questa commedia

Un padre questo deve fare: abituare un figlio ad agire bene, spontaneamente, piuttosto che per paura degli altri.

Questo è tipico della patria, abituare un figlio a comportarsi valorosamente, piuttosto che ad avere paura degli altri.

Questa patria è fatta così: preferisce abituare i suoi figli ad agire bene spontaneamente, invece che ad aver paura del nemico.

Questo è il padre: preferisce il figlio che di sua volontà si comporta bene a quello che ha paura degli altri.

Questo deve essere il padre, uno che abitua spontamente i figli a fare il loro dovere, piuttosto che preoccuparsi di altre cose.