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26 questions
La storia si svolge
nel 1944 a Barzana.
nel 1954 a Barbiana.
nel 1964 a Barletta.
nel 1974 a Bariano.
Nonostante l'opposizione dei genitori, don Milani insiste affinché i bambini frequentino la sua scuola, perché
vuole dimostrare di essere un bravo insegnante.
vuole coinvolgere gli alunni nella ristrutturazione della parrocchia.
è obbligato a farlo dal suo vescovo.
crede che l'istruzione sia fondamentale per emanciparsi dalla povertà.
La frase "ogni parola non imparata oggi è un calcio in culo che prenderanno domani" significa che
chi non studia ha più probabilità di subire aggressioni.
Dio punisce chi non si preoccupa della propria istruzione.
l'ignoranza produce sfruttamento e povertà.
i genitori fanno bene a punire i figli che non hanno voglia di studiare.
Per don Milani, “la grandezza di un uomo non si misura dal luogo in cui vive” significa che
ciò che definisce il valore di una persona è ciò che fa per gli altri.
solo chi vive in luoghi poveri e isolati può fare grandi cose.
il luogo in cui si nasce determina il proprio successo.
vivere in un piccolo paese rende una persona più umile.
La costruzione della scuola da parte dei ragazzi insieme al falegname fa capire che
i lavori manuali sono più importanti delle attività intellettuali.
il lavoro manuale distrae gli studenti dai problemi della vita quotidiana.
occorre essere protagonisti del proprio apprendimento.
don Milani impone l'esercizio fisico per abituare gli alunni alla fatica.
Per don Milani materie pratiche come meccanica e falegnameria sono importanti perché
preparano ai lavori manuali che gli alunni fanno dopo la scuola.
la scuola deve insegnare soprattutto attraverso attività manuali.
molti suoi alunni faranno i meccanici e i falegnami.
una formazione completa abbraccia sia il sapere teorico che quello pratico.
Che riflessione si può trarre dalla frase: "La scuola sarà sempre meglio della merda"?
La scuola offre un'opportunità per migliorare la propria condizione.
La scuola è un posto più pulito rispetto alla stalla.
La scuola è una fuga dal mondo contadino.
Chi non ha voglia di lavorare può studiare.
"I care" è il motto della scuola di Barbiana perché don Milani vuole
invitare gli alunni a diventare medici e infermieri.
insegnare l'impegno e la responsabilità verso gli altri.
far amare la lingua inglese.
dare un tocco moderno alla sua scuola.
Per don Milani "imparare a imparare" e "insegnare a insegnare" significa che gli studenti devono
gareggiare nell'apprendimento e nell'insegnamento.
apprendere quello che vuole il maestro e insegnarlo agli altri.
avere un ruolo attivo nell'apprendere e nel trasmettere la conoscenza.
apprendere quello che serve per diventare insegnanti.
A Barbiana la solidarietà
permette agli alunni di aiutarsi a vicenda e di crescere insieme.
è meno importante della competitività.
consiste nel condividere soprattutto i beni materiali.
è praticata da don Milani ma non dai suoi alunni.
Don Milani insiste sull’importanza dell’articolo 34 della Costituzione italiana perché pensa che
quell'articolo garantisca un lavoro al termine degli studi.
la scuola debba essere sempre gratuita.
solo i ragazzi più capaci debbano proseguire gli studi.
anche i meno abbienti abbiano diritto a un'istruzione efficace.
Cosa rappresenta la scena in cui i ragazzi manifestano per ottenere un ponte per Luciano?
Un esercizio di ribellione contro le autorità.
Una dimostrazione della capacità di organizzarsi e difendere i diritti.
Un modo per perdere tempo e non fare lezione.
Un esempio dell'influenza negativa di don Milani sulla comunità.
Don Milani insegna ai suoi alunni a
tagliare la legna nei boschi.
interpretare i miti degli antichi romani.
sciare.
pensare con la propria testa.
Don Milani si preoccupa del fatto che gli alunni siano tutti presenti perché
vuole avere molti studenti nella sua scuola.
si sente responsabile per i ragazzi più svantaggiati.
ha bisogno di manodopera per i piccoli lavori domestici.
in una classe più numerosa si apprende meglio.
Don Milani insegna a leggere i giornali e a conoscere i sindacati perché vuole che i suoi alunni
imparino a confrontarsi con la realtà sociale e lavorativa.
aiutino gli operai nella rivendicazione dei loro diritti.
scrivano articoli per i giornali locali e nazionali.
contestino gli scioperi organizzati dai sindacati.
Per don Milani la piscina serve a
far gareggiare gli alunni tra loro.
irrobustire il corpo per affrontare la fatica del lavoro.
superare la paura dell'acqua e imparare a nuotare.
divertirsi e rilassarsi dopo tante ore di studio.
Don Milani permette anche a Carla di nuotare, perché vuole che
le donne siano forti come gli uomini.
Carla dimostri la propria superiorità sui maschi.
nell'appredimento non ci sia differenza tra i sessi.
anche lei possa divertirsi un po' come i maschi.
Per don Milani, la scuola pubblica è come un "ospedale che cura i sani e respinge i malati" perché
non dà ai più svantaggiati l'opportunità di progredire.
non si preoccupa della salute degli alunni.
ha poche risorse da destinare a tutti.
favorisce gli alunni sani e discrimina quelli malati.
Per don Milani è ingiusto che i suoi ragazzi siano stati bocciati perché
hanno studiato tutti gli argomenti previsti dal programma.
la promozione era il loro più grande desiderio.
sono stati valutati da persone incompetenti.
hanno sviluppato molte competenze in ambiti significativi.
La decisione di scrivere una lettera collettiva alla professoressa è
un modo nuovo per insegnare come si scrive una lettera.
un esercizio di cooperazione e pensiero critico contro l'ingiustizia.
un esempio di ribellione alle autorità scolastiche.
un tentativo di evitare le valutazioni negative.
Don Milani dice che fare "parti uguali tra disuguali" è ingiusto perché pensa che
non tutti meritino le stesse opportunità.
ogni studente abbia bisogni diversi e che la scuola debba tenerne conto.
debbano essere valorizzati maggiormente gli alunni più talentuosi.
il principio di uguaglianza presente nella Costituzione sia sbagliato.
Nella sua scuola don Milani non assegna voti perché
non conosce gli strumenti di valutazione tradizionali.
vuole far capire che la scuola non deve dare alcuna gratificazione.
pensa che occorra studiare per amore della conoscenza.
non ha tempo da dedicare a questa fase dell'apprendimento.
Nella scuola di don Milani, l'uccellino che impara a volare rappresenta
il percorso verso l'indipendenza e la realizzazione di sé.
il desiderio di smettere di studiare.
l'insegnamento di cose inutili.
la pretesa di essere sempre i migliori.
Don Milani afferma: "ho voluto più bene a voi che a Dio" per dire che
ha messo la sua vocazione in secondo piano rispetto all'insegnamento.
ha perso la fede durante il suo periodo a Barbiana.
considera la scuola più importante della religione.
i suoi alunni sono stati il centro della sua vita e della missione.
Nel contesto educativo italiano del tempo, l'esperienza di Barbiana rappresenta
una scuola come tante altre.
un'eccezione radicale in un sistema rigido e classista.
un esperimento fallito.
una scuola riservata a pochi studenti privilegiati.
Qual è una lezione che può essere tratta dall'esperienza di Barbiana?
La scuola permette l'emancipazione sociale.
Occorre una scuola più orientata alle materie pratiche.
Chi cresce in zone isolate non ha molte possibilità di riscatto.
Solo i più bravi dovrebbero ricevere un'istruzione eccellente.
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